
Via Calloni e arriva De Rosa: tutt’altra cosa.
Il campionato che prelude al Mundial, fa da preliminare: col calcio, d’estate, ci faremo tutti l’amore. Gianni non figura nella foto: arriverà dal Como, la stessa futura destinazione dell’ex rossonero che, proprio al Palermo, ha sparato gli ultimi colpi. Spesso a salve, tanto da passare ai posteri come lo sciagurato Egidio: ci avevano avvisato. Ancora di più è stato tale per il Milan, schiantato con una tripletta da vera e propria vendetta, dell’ex. Lui che proprio a San Siro si becca l’etichetta, da Gianni Brera fu Carlo. Ispirato dall’Egidio dei Promessi Sposi, quello ‘scellerato di professione’, da quel ramo del lago lariano dove l’attaccante si recherà, suo malgrado. Il calcio, a volte, non è soltanto mera poesia, poiché spesso si sposa, anch’esso, con l’ironia. Fermo restando che, dal mio modesto punto di vista, farsi trovare nel posto giusto e poi concludere nel modo sbagliato è già, essa stessa, una dote. Che non a caso porta ad undici marcature su ventinove presenze. Poi arriva il capocannoniere del campionato: De Rosa, de nome e de fatto. Rosanero che chiudono al sesto posto, in realtà settimo, poiché in condominio col Perugia, in vantaggio già nei confronti diretti e comunque anche nella differenza reti. Il miglior attacco del torneo non basta, per raggiungere la promozione. Mai più così vicini, prima dei picciotti e di Zamparini. Due punti persi a tavolino col Catania (il caso Miele che fa rima con fiele), fanno da rimpianto per una classifica cortissima. Per la SERIE A, mancano tre vittorie: una scippata e poi tanti, troppi pareggi. Ancora più lontana la porta di Garella: stavolta, la bomba, non la tira Massimo. Osvaldo Bagnoli porta l’Hellas in alto: ha appena cominciato. Ma quel boato all’ombra del Pellegrino, non l’avrà mai dimenticato. Altro che lo sciagurato. ‘Gloria a te, Gianni De Rosa.’
Dario Romano
ILPALERMO.NET