
Compri il Giornale di Sicilia ed ecco la notizia: dal Nola arriva il terzino sinistro, Felice Centofanti. Nome e cognome destano curiosità, ma sarà all’altezza? Poi lo vedi finalmente in campo, perché allora dovevi proprio andarci, allo stadio, per vedere le partite e capisci che non solo abbiamo il terzino: abbiamo l’ala, il fantasista, all’occorrenza punta. Ma anche un’arma letale sulle punizioni. Un Messia in Rosanero, certificato dall’aspetto che non ti fa pensare ad altro. Fa pure i miracoli, aprendo le difese avversarie come Mosè con le acque. Ventotto presenze ed otto reti: altro che terzino. Ma il Palermo della stagione 1991-1992, leone in casa ed agnello fuori, non è mica Lazzaro e con il contributo dall’alto (o dal basso, fate voi) arriva la sentenza della retrocessione. Che non lo coinvolge, visto che lui, giustamente, nel baratro non ci scende. Anzi, arriva nell’Olimpo della SERIE A, ma il suo Eden resta il mondo rosa. Come Cristo ad Eboli, Felice si è fermato a Palermo. Poi, dal tubo catodico, Centofanti li sistema tutti quanti.
Dario Romano
ILPALERMO.NET
Che ricordi… e che poeta… il finale è spettacolare, da applausi !!! Complimenti
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