IL ROTTO DELLA CUFFIA

UNIONE SPORTIVA PALERMO 1965-1966

Un campionato da brividi, per un Palermo che si regge sulle reti di Tanino Troja e che si salva in extremis. Infatti, il club guidato dal Presidente Luigi Gioia e dall’allenatore Carlo Facchini, parte con due sconfitte di misura rimediate nella doppia trasferta contro Livorno e Modena, poi arriva la scossa. Genoa e Monza cadono alla Favorita, un pari esterno al cospetto del Verona e si espugna il campo del Padova. La conferma arriva con l’affermazione casalinga contro la Reggiana, un pareggio nel derby col Messina e si torna corsari battendo il Pisa a domicilio. Cinque vittorie e due pareggi in sette gare. I Rosanero fanno la voce grossa. Ma è un fuoco di paglia, interrotto da una decisiva sterilità offensiva che porta ad un digiuno di realizzazioni perdurante per ben quattro gare consecutive. Sarà così per quasi tutto il girone di ritorno. Dove il fortino cede più volte nel finale e ci si salva per il rotto della cuffia. Retrocedono TraniMonza e Pro Patria, col Palermo salvo soltanto per un punto a quota 34, in condominio con Reggiana e PisaVeneziaLecco e Mantova staccano il biglietto per l’agognata promozione. Da segnalare le dodici marcature del Tanino profeta in patria e le 38 presenze di Mario Giubertoni, colonna difensiva per sei stagioni, prima del meritato salto di qualità in nerazzurro.

Dario Romano
ILPALERMO.NET

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