
Il numero di PALERMO MIO, giunto al terzo anno, con l’articolo di buon augurio del compianto Sandro Ciotti. In copertina c’è Maurizio D’Este, soprannominato per l’occasione ‘Il signor GOL’. L’apelido è quello giusto e lo accendiamo. È l’anno della rinascita dopo la radiazione: la stagione 1987-1988, apparentemente di vacche magre. Non eravamo mai scesi così in basso: un giorno, vedremo di peggio, dopo il meglio del meglio. Ma questa ripartenza, è caratterizzata dal cuore Rosanero più grande che mai. Si resuscita dalla SERIE C-2, con una formazione di categoria superiore: un mantra da recitare a memoria. Pappalardo, Cracchiolo, Marsan, Marchetti, Bigotto, Di Carlo, D’Este, Manicone, Casale, Macrì e Nuccio. E poi Conticelli, Carrera, De Sensi, Pocetta, Sampino e Perfetto, con i giovani Pidatella, Carucci e Restuccia a completare la rosa. Si ripartiva da zero, non c’era la Primavera. Il tecnico di Piana degli Albanesi, Giuseppe Caramanno, è l’uomo giusto al posto giusto. Sarà anche l’uomo sbagliato nel posto sbagliato, che lo aspetta a Foggia: che disdetta. Ha a disposizione una corazzata: non sa ancora che a questa torta ben farcita si aggiungerà una ciliegina, gustosissima. La coppia d’attacco è fortissima: Claudio Casale ricorda un po’ Luca Cecconi (ma è più cecchino). Questo, però, ancora non lo sappiamo. Ed il palermitano Santino Nuccio è una scheggia impazzita che ci farà impazzire. La rovesciata allo scadere contro la Juve Stabia è una fotografia che non esiste: stampata lo stesso a memoria imperitura, finché dura. Ma dall’inizio del campionato, esplode il laziale d’eccezione: sarà la regola. D’Este inizia la carriera al Milan: dopo Rimini, Barletta e Livorno, inizia la sua avventura in maglia Rosanero. Ed è Boom. Mezzala, seconda punta, tornante: sfrutta gli spazi creati dalla coppia d’attacco più temuta e trova spesso la via della rete. Si infila dappertutto: non è un punto di riferimento per gli avversari, ma per noi diviene imprescindibile. A maggio, in amichevole alla Favorita, trafigge tre volte il povero Menzo, portiere dell’Ajax, in un 4-0 memorabile (la quarta rete è di Pocetta, su Youtube potete rifarvi gli occhi). Dodici le realizzazioni in campionato, una in meno del capocannoniere Casale. Sta per iniziare una nuova stagione e durante una gara estiva, a Trieste, spreca un’occasione colossale a pochi passi dalla porta: ‘in campionato questi errori non li farò’, dichiara. Ci penserà Auteri, a gonfiare le reti. Ma per il doppio salto, è mancato proprio il bomber di Anzio: Maurizio la mette soltanto due volte. Realizzerà altre tre marcature con la Torres, per poi chiudere nei dilettanti, al Frosinone. L’annata della rinascita: non la dimenticheremo mai. Non la dimenticherà soprattutto lui: il signor GOL.
Dario Romano
ILPALERMO.NET