LACRIME DI GIOIA

UNIONE SPORTIVA CITTÀ DI PALERMO 2000-2001

SERIE C-1 GIRONE B / 1st (promosso in SERIE B)
SUPERCOPPA SERIE C / Finale
COPPA ITALIA SERIE C / Ottavi di finale

Kit 1
Sponsor tecnico: lotto
Sponsor: Alitalia

Presidente: Sergio D’Antoni
Allenatore: Giuliano Sonzogni (Ezio Sella)

Maggiori presenze: Di Donato, Cappioli, Brienza (32)
Miglior marcatore: Cappioli (15)

In piedi da sinistra: Giampietro, Montalbano, Ferri, Sicignano, Cappioli.
Accosciati: Bombardini, Maggiolini, Palumbo, Suppa, Elia, Altobelli.

I dettagli sulla felicissima conclusione di questo campionato, che ci ha sorriso al fotofinish, potrebbero riassumersi in una favoletta. Magari da raccontare, prima della buonanotte, ai nostri nipotini. Succede che Maggiolini realizza la rete decisiva contro l’Ascoli già al sedicesimo, in una Favorita stracolma e ansiosa. La paura si sente eccome, perché a volte, il popolo Rosanero, certe botte le ha prese proprio in zona Cesarini. Eppure l’aria alle falde del Pellegrino era diversa. Anche il cielo, che nella mia memoria da tifoso sembrava cupo, anche se bello azzurro, il giorno del punto più basso raggiunto sul campo. Era Palermo-Battipagliese, un epilogo nero tramutato in rosa perché il Palermo fu ripescato. I marchigiani hanno le stesse strisce dei campani, bianconere. Vuoi vedere che portano male. La radiolina emette segnali scoraggianti, per la torcida: rigore per il Messina. Sembra l’inizio di un incubo, invece sarà apoteosi, con capitan Cappioli a prendersi la curva e tutti noi a piangere, increduli, lacrime di gioia. Altro che smartphone e tv. Certe emozioni, si vivono soltanto allo stadio. La parata di Sansonetti su Vittorio Torino e l’Avellino che passa in vantaggio. Da infarto. Noi all’Inferno e poi in Paradiso: saran viaggi contrari, per i peloritani. Queste sì, che sono emozioni. E promozioni. Il salto di categoria era l’obiettivo stagionale, come spesso accade, quando il Palermo è in SERIE C. Le premesse sono più che buone. Uno squadrone, quello messo a disposizione da Franco Sensi ad un Giuliano Sonzogni chiamato a realizzare i nostri sogni. Manchiamo dai cadetti da quattro anni: decisamente troppi. La rosa è ampia e abbonda in qualità ed esperienza. Per sintetizzare, basterebbe citare Massimiliano Cappioli e Davide Bombardini. Ma c’è davvero tanta, troppa roba. In porta, Vicè Sicignano col cuore in mano e l’abbondanza di stanza in ogni reparto. Da Daniele Di Donato a Cristian La Grotteria, da un giovanissimo Ciccio Brienza a Firmino Elia, l’attaccante di categoria. L’argentino stimola di più la fantasia: il Gaucho è di origine italiana, ma nei piedi è anche Caballo di razza. Sono i suoi soprannomi, ma il secondo mi attizza di più. Succede lo stesso alle signorine, perché il virgulto è di bell’aspetto. Per me, sarà Cavallo pazzo: valeva il prezzo del biglietto e ti faceva impazzire. Inizia in sordina, poi prende confidenza ed emerge la classe, in tutto il suo splendore. Da la Plata alla Favorita, si rinnova una tradizione: qui, il tango, è ben accetto. Ma attenzione, il giocatore incanta solo a sprazzi: frizzi e lazzi rimandati, per due miliardi comunque ben spesi. Troppe botte e la caviglia fa le bizze. Si parte alla grande, fino alla sublimazione di un derby dove l’Aquila sbrana il Catania. Manita storica, boati a suon di reti. Una scorpacciata, che fa pensare ad una passeggiata. E arriva Torre Annunziata: una lampiata. Sconfitta anche a L’Aquila, più pesante l’1-2 col Messina ed è resa anche ad Andria. Soffre il Palermo, che nel girone di ritorno torna grande, sfiorando anche il clamoroso al Cibali: colpisce BombaApa fa pari e patta. Dalla Sardegna in poi, segnali scoraggianti. La Torres si impone con tre reti e Godeas fa godere il Messina, sempre più vicina. I Giallorossi son forti, meritevoli quanto i Rosanero del salto in alto. Per loro, è soltanto rimandato di pochi giorni, per via degli spareggi. Da noi, la paura monta e avviene la scossa: via Sonzogni, in panca si siede Ezio Sella. Mancano due giornate, bisogna vincere a Nocera, prima di una festa tanto attesa ma che non sarà proprio scontata. Missione compiuta e l’abbiamo scampata. Davvero bella. Spazio alle lacrime, perché non ci potevo credere.

Dario Romano
ILPALERMO.NET

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