BASSO LIVELLO

UNIONE SPORTIVA CITTÀ DI PALERMO 1998-1999

L’ultima annata con Roberto Biffi in rosa. Un addio che chiude un’epoca e coincide con un nuovo inizio: al Palermo, sta cambiando tutto. La promozione sfiorata è l’ultimo atto di una proprietà con l’acqua alla gola: ripescata e proiettata verso un obiettivo proibitivo alla vigilia, ma alla portata per un livello della categoria più basso del previsto. Quindici vittorie, undici pareggi ed otto sconfitte. Trentasei reti realizzate e trenta subite. In classifica, il Palermo chiude secondo, a due punti dalla sorprendente Fermana. Terza la Juve Stabia, mentre la quarta piazza sorride al Giulianova. L’ultima posizione utile per la qualificazione ai Playoff è occupata dal Savoia, che otterrà la promozione a discapito proprio dei Rosanero. La compagine di Torre Annunziata termina il campionato a quota quarantanove, in compagnia del Castel di Sangro e della Nocerina, ma ha la meglio sulle avversarie grazie ai confronti diretti. I Playout condanneranno la famigerata Battipagliese, il Foggia e l’Acireale. Salve, invece, Marsala ed Ancona. Un torneo anomalo, per il Palermo, che fino a Novembre disputa le gare interne al velodromo. Massimo Morgia fa dell’impianto un piccolo fortino: gli spazi stretti favoriscono il suo gioco e gli spunti di Luca Puccinelli, la rivelazione assoluta. Ma a mancare è un cannoniere di categoria, infatti lo stesso Puccinelli e Andrea D’Amblè risultano i migliori marcatori con appena cinque centri a testa: se non è un record, poco ci manca. Considerando il benedetto ripescaggio e l’esilio momentaneo al Paolo Borsellino, la sfiorata promozione desta comunque sensazione. Le sconfitte interne contro Battipagliese (arridaglie) e Lodigiani, tuttavia, risultano decisive (proprio a Battipaglia era arrivato il risultato più convincente della stagione, uno 0-3 a favore). Ma non tanto quanto la disfatta alla penultima col Giulianova: costa le ultime speranze per il salto diretto. La capolista, invece, viene battuta sia all’andata che al ritorno, con identico risultato: uno a zero risicato. Ma è il Savoia, la bestia nera. Vince in casa alla seconda giornata con due reti di scarto e cade nel confronto diretto del ritorno: sempre il minimo sindacale, il solito uno a zero. Al momento decisivo, si afferma prima sul neutro del San Paolo e idem alla Favorita, di misura. Palermo a reti bianche, senza un vero attaccante. A fare da contorno, gli scontri sugli spalti: per una di quelle giornate più nere che rosa della nostra storia. Nella foto manca il portiere titolare: Vincenzo Sicignano, sostituito da Luca Aprile. Curiosità finale: a Nocera, prima giornata al giro di boa, tira già brutta aria, poiché si perde e si finisce addirittura in sette. Espulsi VicèBiffiAntonaccio e Picconi. Tu chiamale, se vuoi, picconate.

Dario Romano
ILPALERMO.NET

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